- Francesco Cacciola
Autism

Non posso credere
Che i miei sogni finisco qui, cosi come li vivo
Nell’ impossibilità
Nel non sognare – domani.
Nell’ incognita
In questa intermittente evidenza che
Ragiona
Alterna
Essere e non esserci
Sogni e sogni infranti
Nell’ abisso di un esistere minato
Ogni passo sarà l’ultimo o altri ancora?
Metamorfosi dell’ essere
Adattato al giorno, mai al futuro
Il nostro futuro è già qui
Ogni tanto mi piace ricordare, ricordandolo. Non è – che non esiste futuro, o non esistono sogni.Ci sono, quelli non mancano mai, altrimenti non saremmo in movimento ogni giorno. Futuro e sognare sono alterati – sono una sottospecie di derivato della loro essenza. Sono sfumati, sono dissolti, sono opachi mai lucidi. Non dimenticare mai – mi sono imposto – ricordare sempre a tutti l’importanza della tolleranza, della solidarietà nonché l’energia di un sorriso. Chi porta dentro il dolore di una disabilita’ non ha necessità di sogni, è tanto astuto da saperlo da se che sognare non è la condizione ideale. Ha bisogno di un sorriso, di una carezza di una forma anche ridotta di comprensione, quello è il più grande dono di chi vive con quel velo poggiato sul cuore e con un sorriso dipinto sul volto. Ricordate quel sorriso non è per voi…è di chi ama.